PAVIMENTO PELVICO: cos’è e come prendersene cura.

Il pavimento pelvico è un insieme di muscoli che ha la funzione di mantenere in posizione corretta gli organi pelvici. Ancora esistono troppi tabù su questo parte del corpo molto importante per il benessere.

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Il pavimento pelvico è quell’insieme di muscoli e legamenti che chiudono in basso lo spazio addominale e contengono i visceri al suo interno. Coincide con la zona perineale, quella fra l’ano e gli organi sessuali. Una parte così piccola del corpo ha una funzione molto importante: il perineo è coinvolto nelle attività di minzione e defecazione, può creare problemi di incontinenza e svolge una funzione attiva anche nelle attività sessuali e riproduttive. E’ inoltre un sostegno agli organi interni. Purtroppo non se ne parla ancora molto perchè è un piccolo tabù legato alla sfera sessuale. E come tale viene taciuto. C’è vergogna, si preferisce tenere una certa riservatezza. Ingiustificata perché, tali situazioni si possono solo aggravare. Il primo passo è parlarne con personale qualificato: ginecologo, fisioterapista, ostetrica. Ma secondo me è fondamentale che tutti coloro che si occupano di salute e benessere( al femminile ma anche in generale) sviluppino una certa sensibilità nei confronti di questo argomento. Quindi questo non riguarda solamente le figure sanitarie, ma anche coloro che si occupano di fitness e sport in generale. Questa regione anatomica è stata, per molto tempo, sottovalutata dalla comunità scientifica e dalle donne che devono, però, prendersene cura in modo corretto al fine di garantire una buona tensione e conservare la posizione di vescica, utero e retto. L’indebolimento del pavimento pelvico causa l’abbassamento di queste strutture e l’alterazione delle loro funzionalità; alcune donne accusano dolori durante i rapporti sessuali (dispareunia), incontinenza urinaria da stress, emorroidi, rilassamento rettale e prolasso uterino. Il pavimento pelvico può rilassarsi e perdere tono muscolare, vediamo quindi quali sono le cause del suo indebolimento.

  • Parto naturale: è responsabile di danni a carico di muscoli e tessuto connettivo. I disturbi di natura sessuale e le possibili anomalie nel funzionamento della vescica e del retto non possono, però, essere definiti a priori perché tutto dipende dall’ evoluzione della gestazione, durata temporale della dilatazione e violenza della fase espulsiva. La compromissione del pavimento pelvico aumenta in caso di parti traumatici (episiotomia, lacerazioni) e gestazioni multiple (parti gemellari). Come il corpo impiega nove mesi per trasformarsi, parallelamente ha bisogno di un po’ di tempo anche per riprendersi dalle fatiche del parto. Occorrono circa sei settimane affinché l’utero ritrovi il suo volume, i muscoli dell’addome si riavvicinino e i fianchi si rimodellino.
  • Stipsi cronica: gli sforzi fatti nel corso della defecazione possono danneggiare il pavimento pelvico.
  • Attività sportiva intensa: soprattutto in particolari periodi della vita come nel post parto che possono causare un aumento della pressione intraddominale.
  • Sovrappeso e obesità: l’aumento del peso può determinare un indebolimento dei tessuti che sostengono la vescica.
  • Patologie respiratorie croniche e tabagismo: i ripetuti colpi di tosse indeboliscono il perineo e favoriscono l’insorgenza di difetti anatomici.
  • Pregressi interventi ginecologici e trattamenti aggressivi (radioterapia) possono causare alterazioni a carico della muscolatura del pavimento pelvico.

La rieducazione del pavimento pelvico può risolvere questi problemi: aumenta la consapevolezza e la percezione di questa regione anatomica sconosciuta, rinforza e mantiene tonica la muscolatura perineale, migliora il controllo degli sfinteri e della continenza. La rieducazione del pavimento pelvico è sempre consigliata a tutti per i numerosi benefici che si ottengono ma vi sono dei particolari momenti della vita o delle patologie che necessitano particolarmente di questa speciale ginnastica: prima e dopo il parto; in menopausa, in casi di prolasso uterino, vescicale e rettale, dopo un intervento chirurgico, in caso di dolore pelvico.

Come si rieducano i muscoli del pavimento pelvico?

Con degli esercizi:

Esercizi di Kegel: sono ottimi in caso di ipotono dei muscoli del pavimento pelvico e devono essere fatti a vescica vuota. Attenzione ai sintomi che ciascuna donna presenta. Kegel non va bene per tutti!  si tratta di immaginare di voler trattenere la pipì per qualche secondo (minimo 5 massimo 10 secondi) senza contrarre altri muscoli. Ci si rilassa e si ripete per 10 volte.

Antiversione e Retroversione del bacino (pelvic tilt) : da distesi a terra, braccia lungo i fianchi si deve rilassare la zona lombare (inarcandola) e schiacciarla contro il pavimento.

Ponte: distesi a terra, braccia lungo i fianchi e ginocchia piegate (con piedi poggiati a terra). Solleva il bacino, spingendo i fianchi in alto, contrai quindi glutei e addome e mantieni la posizione per qualche secondo

ponte

Bird Dog: in posizione quadrupedica distendi un braccio e la gamba opposta( braccio dx e gamba sx). mantieni la posizione per qualche secondo, ritorna alla posizione iniziale e ripeti dall’altro lato.

bird dog

Questi sono solo alcuni esercizi. Prima di fare qualsiasi esercizio bisogna capire quale è la condizione specifica dei muscoli del pavimento pelvico ed affidarsi dunque ad uno specialista che possa comprendere i sintomi e personalizzare gli esercizi.

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