NEAT: piccole abitudini che fanno la differenza.

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Sapete che il nostro metabolismo lavora giorno e notte per bruciare calorie? Anche quando facciamo delle semplici, minime, attività come gesticolare mentre parliamo, scrivere al pc, o muovere la gamba mentre siamo seduti in attesa. Questi semplici gesti sono chiamati termogenesi non indotta dall’attività fisica o NEAT (Non-Exercise Activity Thermogenesis) e possono svolgere un ruolo significativo nell’aiutare a massimizzare la quantità totale di calorie bruciate in un solo giorno. La termogenesi di attività non fisica (NEAT) è l’energia spesa per tutto ciò che facciamo che non è dormire, mangiare o fare sport.

Il NEAT comprende tutti quei movimenti involontari o volontari che facciamo.

  • Per movimenti involontari si intende tutti quei movimenti che facciamo involontariamente, tra cui per esempio: gesticolare mentre si parla, oppure muovere continuamente la gamba mentre si segue una lezione all’università.
  • I movimenti volontari invece sono quelli che noi scegliamo di compiere, come scendere una fermata prima dall’autobus per fare un tratto di strada a piedi, parcheggiare la macchina più lontana dall’ufficio, usare le scale piuttosto che l’ascensore.

Come ormai appurato, per dimagrire, occorre un bilancio energetico negativo prolungato nel tempo. È quindi necessario mangiare meno rispetto al proprio livello di mantenimento e muoversi di più, in modo tale da facilitare ulteriormente il calo di massa grassa. Cosa c’entra questo con il NEAT?

Lavorare sul NEAT e aumentare la spesa energetica è un modo estremamente efficiente per creare un deficit energetico superiore alla sola dieta e attività sportiva. Ciò rende il percorso di dimagrimento molto più sostenibile; Avere un NEAT basso è uno dei motivi per cui un soggetto che svolge un lavoro sedentario, sarà incline a faticare maggiormente durante il processo di dimagrimento. Questo perchè i suoi output giornalieri risultano estremamente bassi nonostante l’allenamento ed è una delle spiegazioni del perchè durante questo ultimo anno, con il lockdown, la maggior parte delle persone hanno visto un peggioramento della forma fisica.

E allora come aumentare il NEAT?

Fai un passo in più, cammina ogni volta possibile.
Per fare dei passi in più durante il giorno puoi passeggiare mentre fai una telefonata e durante la pausa pranzo o parcheggiare un pò più distante dalla destinazione e fare il resto a piedi.

Sbriga faccende o commisioni.
Essere attivi non vuol dire camminare tutto il giorno, ma approfittare al meglio di ogni impegno quotidiano.

Stai in piedi
James Levine, dottore di ricerca e autore di diversi articoli scientifici sui benefici della NEAT, sostiene che “stare seduti è il nuovo fumare”. Stando semplicemente in piedi, infatti, si consumano il doppio delle calorie. Se fai un lavoro d’ufficio,alzati e sgranchisciti le gambe ogni ora per sentirti più energico e aumentare la produttività.

Però ATTENZIONE: Il NEAT può avere delle variazioni non solo per lo stile di vita ma anche in base alle calorie introdotte e alla quantità di grasso corporeo. Minore saranno le calorie e i livelli di grasso che per il nostro organismo sono ideali e minore sarà la spesa energetica legata al NEAT. Questo perchè il corpo nel tempo si adatta, compensando con il muoversi di meno, processo involontario e incontrollabile. Questo è anche il motivo per cui dopo tanto tempo che si segue lo stesso regime dietetico ipocalorico si verifica uno stallo e non si dimagrisce più. Per la maggior parte pensano che sia legato alla dieta che non funziona, in realtà è il nostro organismo che si è adattato e si sta proteggendo.

Ogni individuo ha una quantità di grasso che il corpo percepisce come sicura, motivo per cui cerca di mantenere valori ideali per il “sistema uomo”, che possono variare da individuo a individuo in base alla genetica e lo stile di vita.  Se si percepisce un cambiamento (negativo o positivo) si possono attivare adattamenti metabolici per ristabilire l’omeostasi .
Abbassando ad esempio il NEAT, a seguito di una dieta ipocalorica che si è protratta per troppo tempo e che ha causato, tra le altre cose, un calo dei livelli di grasso corporei, scatenando un conseguente squilibro energetico. Si creeranno adattamenti tali che comporteranno il mantenimento di un bilancio energetico paritario , evitando così il rischio di un ulteriore perdita di peso. Aumentando il senso della fame in primis ma soprattutto bloccando tutti quei movimenti non essenziali: come gesticolare, stare in piedi e svariate altre attività. Per cui, sarete sempre più volti alla sedentarietà.

Mantenere quindi periodi troppo lunghi di restrizione calorica non è una scelta troppo saggia, mentre alternare periodi ipocalorici a periodi normocalorici è l’ideale per limitare gli effetti negativi della restrizione calorica e il calo delle riserve energetiche.

Il NEAT è un aspetto essenziale e saperlo comprendere e gestire correttamente ci permette di massimizzare gli effetti dell’allenamento e della dieta, ottimizzando il percorso sul lungo periodo.
Ricordo le cose che contano per il dimagrimento sono:

  • allenamento ,
  • alimentarsi correttamente,
  • muoversi di più .

E SOPRATTUTTO NON AVERE FRETTA!!

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