FASE IMPORTANTE DEL POST ALLENAMENTO: IL DEFATICAMENTO.

Prendersi 10 minuti dopo l’allenamento per farsi del bene non sarà mai una perdita di tempo, ma al contrario si tratta di un investimento per la propria salute.

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 IL DEFATICAMENTO È PER LO PIÙ ERRONEAMENTE TRASCURATO…ci sono tanti persone che non prendono in considerazione il defaticamento.  Questo può essere dovuto a molteplici fattori, quali ad esempio la mancanza di tempo, pigrizia o scarsa conoscenza dell’importanza dell’argomento. Tralasciando la fase finale di defaticamento, ed impedendo in tal modo il graduale ritorno ai valori inziali, si potrebbero subire delle problematiche quali ad esempio lo svenimento o la debolezza a causa della stagnazione dei liquidi in corpo.

Il defaticamento è importantissimo quanto il riscaldamento; infatti il riscaldamento prepara il soggetto all’allenamento, ad affrontarlo al meglio delle sue possibilità e diminuendo il rischio di infortuni; il defaticamento è praticamente il procedimento inverso: riporta l’organismo, gradualmente, ai ritmi normali di riposo. Il defaticamento è alquanto utile per un recupero più veloce. Infatti durante l’attività ad intensità medio-alta nei muscoli si accumulano metaboliti e scorie e il sangue è concentrato nella maggior parte dei muscoli coinvolti;
Il defaticamento aiuta a riportare ai livelli iniziali anche la respirazione e la temperatura corporea. Un altro importante effetto del defaticamento è quello di rimuovere l’acido lattico ed altri metaboliti accumulati nel sangue e nei muscoli, riportando il sangue dalla periferia verso il centro del corpo. Perchè è importante il defaticamento al termine di ogni allenamento? In primis perchè permette al metabolismo un recupero più accelerato e permette al corpo di smaltire liquidi e sangue in eccesso nelle estremità corporee raggiunte durante la fase di tachicardia e irrorazione sanguigna massima, dovuti al momento di picco della sessione.

Come deve essere però svolto il defaticamento dopo un allenamento in sala pesi?

Un defaticamento generale, esercitato attraverso una fase aerobica  e una volta che il sangue non sarà più tutto accumulato in un unico gruppo muscolare ma redistribuito in tutto il corpo si potrà aggiungere dello stretching che servirà per de-tendere il distretto muscolare interessato. Applicare uno stretching specifico e mirato alla muscolatura utilizzata è una fase molto importante dell’allenamento che deve necessariamente essere inserita nella propria routine, perché permette di risolvere blocchi posturali o accorciamenti del muscolo. Lo stretching deve essere eseguito come ultimissima parte prima di andare sotto la doccia. Può essere svolto per un tempo che va da qualche minuto fino a una decina di minuti.

Un buon defaticamento deve:

portare una graduale diminuzione del battito cardiaco ed il respiro ai loro valori normali;

deve essere di carattere aerobico e svolto in maniera minore alla fase di allenamento centrale appena conclusa; questa fase fa abbassare la temperatura corporea e dev’essere accompagnata da una progressiva diminuzione dell’intensità per riportare il corpo alla propria omeostasi. La durata consigliata è compresa tra 5 e 20 minuti a seconda di quanto è stato intenso ed impegnativo l’allenamento e di quanto tempo, il nostro corpo necessita per tornare in uno stato di quiete.

Nella parte finale stretching statico, con l’obiettivo di portare i muscoli target in allungamento, da 10” a 30” per ciascun esercizio, e soprattutto l’allungamento muscolare non deve essere doloroso ed invasivo in questa fase.

Non ha senso stressare un muscolo e poi non prendersene cura.  Tutti sanno che è più importante la prevenzione della cura, ma pochi ne colgono il vero significato.

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