GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE: da oggi possiamo iniziare ad agire con scelte sane e sostenibili.

· "COLTIVARE, NUTRIRE, PRESERVARE. INSIEME. LE NOSTRE AZIONI SONO IL NOSTRO FUTURO." ·

La Fao organizza la Giornata mondiale dell'alimentazione per sensibilizzare la popolazione a riflettere e ad agire PERCHE' SIAMO CIO' CHE MANGIAMO.

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Il 16 Ottobre 1945, 42 paesi si riunirono in Quebec, per istituire l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) con l’obiettivo di agire contro la fame e la malnutrizione e di occuparsi del sistema alimentare globale. Ogni anno, il 16 Ottobre, la FAO celebra la Giornata Mondiale dell’alimentazione e commemora la sua fondazione. Ogni anno oltre 150 paesi in tutto il mondo organizzano iniziative per celebrare la Giornata mondiale dell’alimentazione, che quindi è una delle ricorrenze più sentite a livello internazionale. Non solo nel Terzo Mondo ma anche in Occidente la MALNUTRIZIONE esiste perchè non è legata solo alla povertà.

I dati del Food Sustainability Index 2018 indicano che quasi il 60% degli over 20(DEL NOSTRO PAESE) sono affetti da SOVRAPPESO E OBESITA’ inoltre l’insorgenza di malattie croniche, mancanza di attività fisica e allontanamento dai modelli alimentari sani incidono su un dato significativo : l’ASPETTATIVA DI VITA SANA.

Marta Antonelli, direttore di Ricerca di Fondazione Barilla ci rivela i dati: “Oggi il 91% dei decessi nazionali è dovuto a malattie non trasmissibili causate, tra i vari fattori, anche da scelte che facciamo a tavola (oltre 3 milioni di persone convivono con il diabete, mentre il 44% dei decessi dipende da malattie cardiovascolari). Possiamo tutelare la nostra salute e quella dell’ambiente, come evidenziato anche dalla Farm to Fork Strategy dell’UE, partendo dal piatto. Tutti abbiamo un ruolo centrale in questo cambiamento: le organizzazioni internazionali e la società civile, le aziende e i cittadini possono e devono contribuire a un sistema alimentare più equo, sano, giusto e rispettoso dell’ambiente attraverso azioni concrete che sappiano adottare una visione sistemica capace di connettere in modo coerente tutti i problemi della malnutrizione, dal dramma della fame al problema dell’obesità.

Non va comunque meglio nel resto del mondo. La fame e la malnutrizione sono piaghe che non accennano a placarsi. Inoltre consideriamo che attualmente ci troviamo in un momento particolare causa pandemia da COVID-19 un flagello che ha messo a nudo la fragilità dei nostri sistemi agroalimentari, che rischia di gettare milioni di persone nella morsa della fame. La sicurezza alimentare è  un privilegio che qualcuno dà per scontato e al quale molti sono costretti a rinunciare. Se le tendenze rimarranno tali, entro il 2030 circa 840 milioni di persone saranno affamate.

L’infanzia è fortemente in pericolo: lo scorso anno, 5,2 milioni di bambini con età inferiore ai cinque anni (14.000 bambini al giorno) sono morti a causa di malattie prevenibili, tra cui anche quelle collegate alla malnutrizione (Unicef, 2020). La denutrizione può rendere i bambini più vulnerabili alle malattie. Del resto, ogni 13 secondi, un bambino muore per fame o per una malattia legata alla fame.

Un bambino malnutrito ha nove volte più probabilità di morire di un bambino sano. Secondo la rivista medico-scientifica inglese, The Lancet, il totale attuale dei decessi di bambini di età inferiore ai 5 anni potrebbe essere ridotto del 15% se le popolazioni potessero accedere a una serie di interventi nutrizionali efficaci. Oltre due miliardi di persone non hanno accesso regolare a cibo salutare, nutriente e sufficiente e si prevede che la domanda di cibo aumenterà sempre più; quasi 690 milioni di persone soffrono la fame, 10 milioni in più dal 2019; il costante aumento della fame dal 2014, di pari passo con l’aumento dell’ obesità, indica chiaramente la necessità di accelerare e intensificare gli interventi per cambiare il modo di produrre e distribuire cibo.

Il tema della sicurezza alimentare è strettamente connesso a quello del cambiamento climatico. Un numero crescente di agricoltori, pescatori e allevatori stanno subendo gravi perdite causate da temperature sempre più elevate e da una frequenza maggiore di disastri naturali. Tutto ciò a fronte della costante crescita della popolazione mondiale. Si prevede che entro il 2050 raggiungeremo i 9,6 miliardi e per soddisfare la domanda alimentare globale saranno necessari sistemi agricoli e alimentari in grado di adattarsi agli effetti negativi del cambiamento climatico:  più resistenti, efficienti e sostenibili. La Giornata mondiale dell’alimentazione è un momento di riflessione su questi temi e un invito ad agire. Il tema di quest’anno della Giornata Mondiale dell’Alimentazione è

“COLTIVARE, NUTRIRE, PRESERVARE. INSIEME. LE NOSTRE AZIONI SONO IL NOSTRO FUTURO.”

ed ha come protagonisti gli EROI DELL’ALIMENTAZIONE

ossia gli agricoltori e i lavoratori attivi lungo tutta la filiera alimentare, che nonostante le circostanze garantiscono l’approvvigionamento di cibo alle proprie comunità e al mondo intero.

Quindi noi cosa possiamo fare?

1 scegliere alimenti sani e di stagione.

2 adottare diete sane e sostenibili.

3 sprecare meno cibo.

4 ridurre bibite zuccherate

5 rispettare l’ambiente e il cibo.

6 seguire buone norme di igiene alimentare.

7 controllare le etichette(troppo zucchero, troppo sale, troppi grassi)

8 controllare i valori nutritivi degli alimenti preconfezionati( non perchè c’è scritto “light” o “a ridotto contenuto di zuccheri” equivale a “salutare”)

Ogni creatura presente sul nostro pianeta deve alimentarsi per nascere, crescere e riprodursi. È anche un diritto umano fondamentale. Ciascuno di noi dovrebbe sempre essere in grado di disporre del cibo necessario per vivere una vita sana e attiva…

PERCHE’ SIAMO CIO’ CHE MANGIAMO.

15 Ottobre 2020

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