IDRATAZIONE PER SPORTIVI.

L’acqua è il principale costituente del corpo umano e rappresenta circa il 60% del peso corporeo nei maschi adulti, dal 50 al 55% nelle femmine (caratterizzate da una maggiore percentuale di grasso corporeo rispetto ai maschi), e fino al 75% in un neonato.

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Vi siete mai chiesti la differenza tra acqua potabile e acqua minerale? La grande distinzione tra acque potabili ed acque minerali è la purezza originaria e che sulle acque potabili si può intervenire chimicamente e microbiologicamente, mentre per legge, sulla minerale-naturale non si può intervenire in quanto deve essere microbiologicamente pura. Tuttavia, l’acqua minerale deve rispondere ad alcuni requisiti chimico-fisici e microbiologici .

Le acque minerali sono classificate in base al residuo fisso, ovvero la quantità di sali disciolti in acqua, convenzionalmente calcolato a 180 °:

  • Acque minimamente mineralizzate: Sono acque leggere, stimolano la diuresi.
  • Acque oligominerali: favoriscono la diuresi e contengono poco sodio, indicata ad esempio per l’ipertensione.
  • Acque minerali: utili in estate o durante la pratica di attività sportive, consentono una maggior reintegrazione di liquidi e sali minerali persi con la sudorazione.
  • Acque ricche di sali minerali: acqua terapeutica, ricca di sali, da utilizzare sotto controllo medico, spesso sono le acque termali ricche di elettroliti. Quale preferire?  In generale, per avere un’idea del fabbisogno idrico dobbiamo seguire i LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana) in particolare ogni fascia d’età ha dei livelli raccomandati. L’idratazione è un processo dinamico, dunque difficile da misurare. infatti, bere non significa sempre che ci stiamo idratando, a volte dobbiamo considerare oltre all’acqua alcuni sali minerali in essa disciolti (o da aggiungere, se necessario) perché questa venga correttamente assorbita, così come altre variabili come il clima/l’ambiente dove si pratica attività fisica, l’alimentazione, lo stile di vita in generale.   Un’ indicazione di massima è il colore delle urine: il giallo paglierino indica che c’è un corretto equilibrio tra ciò che si beve e ciò che viene eliminato, mentre il giallo scuro indica che si beve troppo poco.

Le forti sudorazioni che avvengono durante l’attività sportiva di lunga durata, soprattutto se svolte in condizioni climatiche sfavorevoli, determinano una notevole perdita di acqua ed elettroliti. La disidratazione a cui può andare incontro l’organismo dell’atleta comporta un progressivo decremento della capacità di prestazione atletica. Il declino di quest’ultima aumenta con l’aumentare dello stato di disidratazione e risulta notevole già per una perdita di liquidi pari al 4% del peso corporeo. Perdite di acqua e di elettroliti dipendono fondamentalmente dalla quantità totale di sudore prodotto, legato all’intensità e soprattutto alla durata dell’esercizio e alle condizioni climatiche (ambiente caldo, umido).

Situazioni di temperatura ed umidità ambientale elevate determinano, infatti, un notevole incremento della sudorazione e, di conseguenza, aggravano in misura rilevante lo stato di disidratazione che espone l’organismo al rischio di insorgenza del colpo di calore. Tuttavia, basta una perdita del 2% del peso corporeo di acqua (ad esempio 1,4 kg persi per un’atleta di 70 kg) per ridurre la capacità di prestazione sportiva. La sudorazione durante l’allenamento è l’evento più eclatante che occorre bilanciare con un continuo apporto di liquidi da aggiungere alla quota normale indicata dai LARN.

È sufficiente sorseggiare, ad intervalli regolari, piccole quantità di acqua minerale o di bevande isotoniche per limitare le perdite dei fluidi e dei sali minerali durante l’allenamento o la gara. A volte l’acqua da sola non è sempre in grado di ricostituire il livello di sali minerali necessario e, soprattutto se la perdita è stata abbondante, l’organismo si impoverisce di elettroliti. Qui è importante personalizzare il recupero idrico.

Scopo principale dopo l’attività fisica dovrebbe essere il recupero di fluidi ed elettroliti, inoltre, l’assunzione di sodio in soluzione con glucosio (contro la semplice acqua) insieme a scelte alimentari corrette (sale aggiunto agli alimenti) entra a far parte del processo di reidratazione per promuovere l’equilibrio tra perdite e reintroduzione di liquidi. 

Durante la pratica sportiva(gare ed allenamento) occorre quindi bere con regolarità : non si deve assolutamente impedire l’assunzione di bevande agli atleti durante l’attività fisica. Nello sport non si beve per dissetarsi, ma per mantenere il necessario contenuto di liquidi e minerali, cioè per mantenere le proprie capacità di prestazione.

Cosi durante lo sforzo, ogni 15-20 minuti debbono essere assunte piccole quantità di liquidi (circa 200 ml, equivalenti ad un bicchiere) . Se le perdite di sudore diventano abbondanti, può rivelarsi utile ricorrere ad una bevanda isotonica, vale a dire con bassa concentrazione di sostanze disciolte: le bevande troppo zuccherate rallentano lo svuotamento gastrico e quindi il liquido entra nel circolo ematico con lentezza, non placando la sete.

Esistono integratori salini in polvere che vanno sempre aggiunti alle bevande nei dosaggi riportati in etichetta. Il sudore è una soluzione acquosa che contiene minerali, come sodio, cloro, magnesio e potassio.
Il sudore è un liquido iposmotico, cioè con una concentrazione delle particelle presenti in soluzione, inferiore a quella di tutti gli altri liquidi corporei; 
La sudorazione, pertanto, determina sempre una perdita di acqua in eccesso rispetto alla perdita di sali.   Per quanto detto, è bene che la bevanda reidratante abbia una concentrazione uguale (isotonica) a quella del plasma.

In qualità di Personal Trainer, mi piace spiegare a chi si affida a me, che se loro si credono “in forma” non è detto che siano anche sani!
Molto frequente sono soggetti ad infiammazioni ricorrenti, legati alla poca efficienza nello smaltire cataboliti e sostanze acide, che vanno a destabilizzare la corretta fisiologia, soprattutto a livello intestinale.

Durante o dopo un attività fisica intensa il corpo è stressato oltre la normalità. Questo sta a significare che senza un adeguato apporto di acqua è molto difficile manifestare le massime potenzialità atletiche.
Durante le performance viene perduta una quantità enorme di sudore che può variare da 1.5 a 4.5 litri/ora, se le temperature esterne sono molto alte. Se a questo aggiungiamo la diuresi e la ventilazione polmonare, si capisce la relazione stretta che c’è tra disidratazione e prestazione sportiva.
Già con una diminuzione di solo il 2/3% del peso corporeo, si ha un calo rilevante delle performance.

Nell’integrazione dei liquidi risulta quindi essenziale inserire in maniera tempestiva e costante potassio e magnesio in maniera predominante, ma anche sodio e calcio.
Gli integratori isotonici permettono di integrarli regolarmente. La quantità di sali minerali da re-introdurre dipende dal tipo di allenamento, dalle temperatura, dall’intensità delle varie sessioni di allenamento. Con i drink isotonici  non c’è il rischio di andare in eccesso di integrazione di sali, Questo perché abbiamo le corrette proporzioni disciolte nell’acqua  che serve a rendere le cellule più pervie garantendo uno scambio di sostanze ottimale.

Capire quale sia la quantità e il momento più corretto per idratarsi non è facile da stabilire.
In teoria si dovrebbe contrastare la disidratazione in maniera costante e continua, sia durante gli allenamenti ma anche nei giorni di riposo. Ci sono poi molte variabili di tipo soggettivo che entrano in gioco.

Non sempre tutti gli atleti sono in grado di gestire liquidi nello stomaco durante la pratica sportiva. Inoltre, le attività sportive sono diverse tra loro in termini di prestazioni, obiettivi, allenamenti, carichi…

La cultura del benessere e della prevenzione per un atleta, amatoriale e non, prevede tanti dettagli e abitudini regolari. la giusta idratazione con bevande isotoniche è un elemento fondamentale che si integra bene con qualsiasi allenamento e prestazione. E permette a tutti di dare valore aggiunto al proprio fisico e alle proprie performance e soprattutto di non avere difficoltà a scegliere tra le moltitudini di acque in commercio.

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