QUANTE CALORIE SI BRUCIANO IN PALESTRA?

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Il consumo calorico in allenamento è molto variabile e incide in misura minore o maggiore sulla spesa energetica giornaliera. Infatti, dipende da età, sesso, peso corporeo, quantità di massa muscolare, tipo di allenamento, masse muscolari coinvolte.

Per cui calcolare il consumo calorico nell’allenamento pesi non è semplice: ci sono tante variabili che entrano in gioco perchè esiste una grande varietà di esercizi e di loro varianti, c’è un differente coinvolgimento di masse muscolari, più o meno ripetizioni, ecc ecc..

La spesa energetica aumenta quando:

  • gli esercizi sono multiarticolari e coinvolgono molti e grandi muscoli;
  • i carichi sono più elevati.

Un fattore interessante che incide sul consumo calorico è anche la tecnica di esecuzione dell’esercizio: più il gesto tecnico è efficiente e più i muscoli riescono a ridurre il consumo di calorie. Si, esatto questo significa che quando sei sottoposta alla stessa stimolazione per più tempo, il tuo corpo si adatta e il muscolo riesce a compiere la stessa azione ma consumando meno energia e proprio per questo con il programma Forza e Femminilità cambiamo scheda di allenamento ogni 4 settimane, per cercare di non creare troppo adattamento. Questo non significa che la tecnica debba essere scorretta perchè, rischio di infortuni a parte, non permette un lavoro muscolare efficace.

A parità di tempo, le calorie consumate con i pesi sono poche rispetto alle attività aerobiche, in cui si brucia di più.

Quindi conviene fare solo cardio?

NO! Chi si allena con i pesi ha più massa muscolare, che permette di gestire meglio i carboidrati garantendo una composizione corporea migliore e un mantenimento della stessa anche durante il dimagrimento e più massa muscolare equivale a dire un metabolismo più veloce a riposo.

Quello del consumo calorico a riposo post allenamento è un fenomeno studiato per la prima volta dal premio nobel Archibald Vivian Hill nel 1922 e approfondito successivamente da diversi studi.

Lo studioso che per primo è stato in grado di identificarlo lo ha definito scientificamente EPOC, excess post exercise oxygen consumption, consumo di ossigeno in eccesso post-allenamento.

Tecnicamente, l’EPOC dipende dal fatto che l’organismo, una volta terminato l’allenamento, si ritrova a dover affrontare dei processi di recupero e riparazione che necessitano di dispendio di energia.

Il processo di consumo calorico a riposo continua fino a 48 ore dopo l’allenamento e si divide in 3 fasi.

PRIMA FASE: inizia subito dopo aver terminato l’allenamento e dura all’incirca tutta l’ora seguente. Durante questo perido, il corpo è impegnato a riportare circolazione sanguigna, respirazione, sistema cardiovascolare e intero metabolismo alla normalità. Si passa poi alla

SECONDA FASE: durante la quale viene ricostruita la muscolatura sforzata durante l’allenamento. In quel momento, il dispendio calorico è elevato perché per produrre le proteine necessarie ai muscoli per riassestarsi, il fisico necessita di molta energia.

TERZA FASE: arriva fino a 48 ore dopo lo sforzo: in questo caso le calorie bruciano a causa dell’aumento della tensione muscolare causata dall’allenamento. Man mano che il tempo passa però il dispendio calorico diminuisce e qui entra in gioco la costanza. Se ci si allena con costanza il metabolismo rimane alto e questo incide non poco sul dimagrimento.

Il fatto che i benefici dello sport persistano anche dopo diverse ore dall’allenamento non deve però far cadere nell’errore di esagerare e sottoporsi ad allenamenti eccessivi per il proprio fisico.

Esagerare e andare di fretta, infatti, sono i primi nemici del dimagrimento e, in generale, del raggiungimento di obiettivi estetici e legati al benessere.

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